Ad oggi è possibili riconoscere un gravissimo processo di scristianizzazione che unito al progressivo e strisciante avanzare di una pericolosissima forma di
religiosità che degrada la religione ad un'attività qualsiasi, alla stessa
stregua (o poco più) dello sport o della moda, porta con se conseguenze drammatiche, umane e spirituali. ll grande successo delle nuove e
numerosissime religiosità si deve al fatto che non pretendono di orientare la
cultura: o si crede senza appartenere oppure si crede in forme religiose non
strutturate o non istituzionalizzate. Questo atteggiamento porta ad uno spiccato
individualismo non raramente privo di una certa ambiguità. Il
mondo religioso diviene quindi una sorta di grande bazar, come in una sorta di
grande supermarket, ciascuno si costruisce la propria religione
personale, scegliendo e fondendo in maniera sincretistica diversi
elementi che vengono tratti dall’enorme offerta religiosa che
caratterizza il mondo contemporaneo. In questo contesto si colloca il sorgere e
lo svilupparsi dei vari fenomeni della nuova religiosità, fra i quali il
diffondersi di credenze come quella nella reincarnazione, l’espandersi dei nuovi
movimenti religiosi e magici, il grande proliferare della magia,
dell’esoterismo, dello spiritismo, dell’occultismo in genere, di ideologie e
pratiche di derivazione gnostica e, in maniera particolare, l’affermarsi del New
Age.
Il termine "confusione" è sicuramente la parola più adatta per descrivere l’attuale clima religioso, in cui si segnala un’enorme pluralità di proposte spirituali. La confusione è prodotta dal relativismo dominante, il quale - affermando che non esiste una verità religiosa e che tutte le religioni sono uguali - fa da "grande basamento" al diffondersi dei nuovi movimenti religiosi. A gettare il mondo in tale confusione, lo possiamo intuire, non può essere stato altri che Satana con l'aiuto dei suoi seguaci...
Il termine "confusione" è sicuramente la parola più adatta per descrivere l’attuale clima religioso, in cui si segnala un’enorme pluralità di proposte spirituali. La confusione è prodotta dal relativismo dominante, il quale - affermando che non esiste una verità religiosa e che tutte le religioni sono uguali - fa da "grande basamento" al diffondersi dei nuovi movimenti religiosi. A gettare il mondo in tale confusione, lo possiamo intuire, non può essere stato altri che Satana con l'aiuto dei suoi seguaci...
In questo clima il
compito di ogni cristiano è quello di indicare all’umanità la Verità, cioè
Cristo Signore; così la confusione si rivela in effetti anche una notevole
occasione per il riannuncio e l’approfondimento della Buona Novella di
Gesù.
Dunque, di fronte al "ritorno del sacro", ogni cristiano deve sentirsi impegnato ad essere come una stella polare per i suoi fratelli e le sue sorelle, indicando, fra le molte vie proposte, il giusto sentiero per approdare alla meta che è Gesù, Via Verità e Vita (cfr. Gv 14,6).
Dunque, di fronte al "ritorno del sacro", ogni cristiano deve sentirsi impegnato ad essere come una stella polare per i suoi fratelli e le sue sorelle, indicando, fra le molte vie proposte, il giusto sentiero per approdare alla meta che è Gesù, Via Verità e Vita (cfr. Gv 14,6).
Concretamente quali ostacoli
incontra la nuova evangelizzazione sul proprio cammino in questo
tempo?
Due ostacoli, affermava
Giovanni Paolo II in un discorso all’episcopato latino-americano del 12 ottobre
1992, in occasione del quinto centenario della scoperta e dell’evangelizzazione
del continente americano.
1. il "secolarismo",
ovvero la riduzione del fatto religioso a fatto privato, non più vissuto nella
coralità di un’esperienza di popolo o di nazione, ma scelto dal singolo
all’interno di una selva di proposte concorrenti: un fenomeno questo che è
frutto del processo di secolarizzazione, cioè di estromissione della motivazione
e della finalità religiosa da ogni atto della vita umana;
2. il problema delle "sette e
movimenti pseudo-spirituali".
Se la privatizzazione della religione, il secolarismo, porta con sé una struttura ideologica – il relativismo – secondo cui non esistono verità assolute, soprattutto in campo religioso, che è radicalmente incompatibile con la fede cristiana [1], il secondo ostacolo, le "sette e movimenti pseudo-spirituali", non è senza rapporti con il primo: di fronte alla società complessa moderna e al pluralismo di sistemi creati dal secolarismo, il disagio si manifesta sempre più spesso con l’affermazione di gruppi neo-religiosi che offrono, in un mondo incerto, isole di certezza fondate su ideologie relativamente semplici, ma capaci di rassicurare e di confortare.
Se la privatizzazione della religione, il secolarismo, porta con sé una struttura ideologica – il relativismo – secondo cui non esistono verità assolute, soprattutto in campo religioso, che è radicalmente incompatibile con la fede cristiana [1], il secondo ostacolo, le "sette e movimenti pseudo-spirituali", non è senza rapporti con il primo: di fronte alla società complessa moderna e al pluralismo di sistemi creati dal secolarismo, il disagio si manifesta sempre più spesso con l’affermazione di gruppi neo-religiosi che offrono, in un mondo incerto, isole di certezza fondate su ideologie relativamente semplici, ma capaci di rassicurare e di confortare.
Quanto è esteso il fenomeno
delle sette?
Come mostrano le statistiche dei
sociologi, si valuta che la "nuova religiosità" coinvolga da quattrocento a
cinquecento milioni di persone nel mondo suddivise in oltre diecimila "sette", e
che i cattolici perdano ogni anno a favore dei nuovi movimenti religiosi circa
quindici milioni di fedeli.
Tipologie dei nuovi movimenti
religiosi
Gli studi sui nuovi movimenti
religiosi prendono normalmente in considerazione quattro diversi tipi di
gruppi:
a. l’esplosione del nuovo
protestantesimo evangelico e pentecostale, caratterizzato da un
letteralismo biblico, un proselitismo spesso aggressivo, una attenzione ai temi
apocalittici e miracolosi, un atteggiamento riservato nei confronti
dell’ecumenismo (con punte di notevole aggressività anti-cattolica). Diffuso
soprattutto in America Latina il fenomeno si va rapidamente espandendo in nuove
aree geografiche: le Assemblee di Dio, circa venti milioni di fedeli nel mondo,
contano oltre centomila seguaci in Italia;
b. i movimenti nati in ambito
cristiano, ovvero le "sette" nel senso proprio del termine: gruppi che
rivendicano un’origine cristiana, ma si discostano dottrinalmente in maniera
radicale dalla professione di fede della Chiesa Cattolica e delle comunità
cristiane del protestantesimo: rientrano in questa categoria i Testimoni
di Geova (circa duecentomila adepti che si impegnano nel "servizio di
campo" di porta in porta e quasi quattrocentomila membri in Italia; circa dieci
milioni nel mondo), i Mormoni (sedicimila battezzati in Italia
e nove milioni nel mondo), la Chiesa Neo-Apostolica di
origine tedesca, con sede centrale a Zurigo, che in occasione del suo
centenario inizia a costituire un fenomeno internazionale da non sottovalutare
(sei milioni di seguaci nel mondo e un migliaio in Italia). Su scala
internazionale questi movimenti – noti per il loro grande zelo propagandistico –
oggi contano molto sulle nuove possibilità che la libertà religiosa apre
nell’Europa dell’Est, dove stanno facendo confluire in modo massiccio uomini e
fondi;
c. i gruppi di origine
orientale, come gli Hare Krishna, i seguaci di
Rajneesh e di altri guru o santoni, fra cui vanno
ricordate le nuove religioni giapponesi, di cui si parla molto
meno, ma che oggi costituiscono le nuove religioni che vantano nel mondo il
maggior numero di seguaci: la Soka Gakkai, di origine
buddhista, e Sukyo Mahikari, a base shintoista, contano diversi
milioni di aderenti e decine di migliaia di seguaci in Europa e negli Stati
Uniti (più di qualunque gruppo indiano, anche se sono molto meno
conosciuti);
d. i gruppi che non nascono
da un retroterra religioso, ma che giungono a sviluppare tematiche
religiose a partire da tecniche di auto-perfezionamento, di meditazione o di
terapia. A questa categoria appartiene un gruppo di rilievo internazionale, la
Scientologia, e possono esservi ricondotti fenomeni di grande attualità come il
New Age e la riscoperta dei nuovi movimenti magici, una "nuova" categoria che
organizza l’interesse per la magia, lo spiritismo, il satanismo. Come dimostrano
gli studi di Massimo Introvigne, esistono oltre duecento movimenti di questo
genere, alcuni con migliaia e anche decine di migliaia di seguaci, che
dimostrano un crescente interesse per temi di carattere dichiaratamente
gnostico.
Pierluigi
Zoccatelli membro di Alleanza Cattolica e collaboratore
del CESNUR ha analizzato sinteticamente la visione cristiana del mondo
e successivamente ha preso in considerazione le quattro tappe storiche
fondamentali di progressiva negazione ella cristianità proprie delle diverse
“ondate” di nuova religiosità.
Nel magistero di Giovanni
Paolo II – basti pensare al documento Reconciliatio et
paenitentia – viene proposta una visione cristiana del mondo e
della storia che presuppone un quadro di riferimento teologico
articolato in cinque elementi fondamentali:
– il mondo, il cosmos, che ha una dimensione sacra e a suo modo misteriosa che ne svela il carattere creato;
– il senso religioso, che sorge nell’uomo come domanda di fronte al mistero del mondo e della stessa esistenza umana;
– Dio, come risposta adeguata alla domanda dell’uomo;
– Cristo, come via necessaria perché l’uomo – nonostante il peccato – incontri in Dio la risposta alla sua domanda;
– la Chiesa, come luogo che permette e garantisce l’incontro con Cristo.
– il mondo, il cosmos, che ha una dimensione sacra e a suo modo misteriosa che ne svela il carattere creato;
– il senso religioso, che sorge nell’uomo come domanda di fronte al mistero del mondo e della stessa esistenza umana;
– Dio, come risposta adeguata alla domanda dell’uomo;
– Cristo, come via necessaria perché l’uomo – nonostante il peccato – incontri in Dio la risposta alla sua domanda;
– la Chiesa, come luogo che permette e garantisce l’incontro con Cristo.
In un processo in cui questi
elementi, che costituiscono la sintesi della visione cristiana del mondo,
vengono progressivamente negati, possiamo distinguere quattro tappe
storiche fondamentali che costituiscono le diverse "ondate" della nuova
religiosità.
I) Rifiuto del ruolo della
Chiesa ("Cristo si, Chiesa no"), in una corrente che – è
importante notarlo – rifiuta anche la linea dei padri della Riforma, ritenendo
(in collegamento con quella "Riforma radicale" che già si opponeva violentemente
a Lutero) che la Chiesa sia così corrotta che non è più possibile riformarla ma
solo rifondarla: da questa rifondazione potranno emergere sia nuove
organizzazioni gerarchiche e rigide (come i Testimoni di Geova e i Mormoni), sia
comunità fluide e poco organizzate (come sono spesso quelle neo-protestanti): ma
si tratterà sempre di gruppi che vedono nella storia una separazione e una
rottura – e in questo senso si può parlare di "sette" – e non una continuità con
quanto era esistito precedentemente.
II) Rifiuto del ruolo di Gesù
Cristo ("Dio si, Cristo no"): questa tappa, caratterizzata
dalla ricerca di alternative non solo alla Chiesa cattolica, ma allo stesso
cristianesimo, apre la strada all’irruzione nel mondo occidentale e cristiano di
nuove religioni che possono essere chiamate, per distinguerle dalle sette di
origine cristiana, "nuovi culti". Questa ricerca sorge con una certa ala della
Rivoluzione francese che si dirige verso la riscoperta del paganesimo e anche
verso le prime conversioni a religioni dell’Oriente.
III) Rifiuto del ruolo di
Dio ("Religione si, Dio no"). Questa formula apparentemente
contraddittoria contraddistingue tutta una famiglia di nuovi culti (di cui
talora si nega la natura di religioni) che propongono un sistema articolato di
rapporti fra l’uomo, il mondo e il sacro, dove però Dio o viene negato o svolge
un ruolo secondario a fronte di un’attenzione quasi esclusiva rivolta all’uomo e
al suo "potenziale". È questo il caso della Scientologia e del Movimento
Raeliano, una religione dei dischi volanti esplicitamente atea.
IV) Rifiuto del ruolo della
religione ("sacro si, religione no"): la formula, questa
volta, non deve sorprendere se si considera che un rapporto con il sacro
alternativo alla religione – la magia, intesa come manipolazione del sacro per
acquisire poteri (mentre l’uomo religioso si pone piuttosto in ascolto riverente
del sacro in atteggiamento di gratuità) – esiste sin dai primordi dell’umanità,
anche se solo in epoca recente diventa fenomeno organizzato o di massa, come nel
caso dell’Ordine della Rosa-Croce AMORC o nel fenomeno del New Age, entrambi con
milioni di seguaci.
Considerate così, come cerchi
concentrici che si allontanano progressivamente dalla verità, le "sette e
movimenti pseudo-spirituali" costituiscono propriamente quella "sfida" che è
anche "ostacolo" alla Nuova Evangelizzazione.
Pertanto, di
fronte al "ritorno del sacro", ogni cristiano deve sentirsi impegnato ad essere
come una stella polare per i suoi fratelli e le sue sorelle, indicando, fra le
molte vie proposte, il giusto sentiero per approdare alla meta che è Gesù, Via
Verità e Vita (cfr. Gv 14,6).
Nessun commento:
Posta un commento