IL DEMONIO NON PUÒ NULLA SULLA VOLONTÀ, POCHISSIMO
SULL'INTELLIGENZA, E TUTTO SULLA FANTASIA.

- Joris Karl Huysmans -


E’ CON SATANA CHE LA TRISTEZZA E L’INQUIETUDINE DISPERATA ENTRANO NEL MONDO
- Georges Bernanos -

PREGHIERA DI PAPA LEONE XIII A SAN MICHELE ARCANGELO

San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia contro le malvagità e le insidie del diavolo; sii nostro aiuto. Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi! E Tu, Principe delle milizie celesti con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell'inferno satana e gli altri spiriti maligni, che si aggirano per il mondo per perdere le anime. Amen

mercoledì 22 maggio 2013

La lotta spirituale: analisi in 12 puntate del combattimento contro le forze del male!

 
Inizia, con il post di oggi, un percorso composto di 12 approfondimenti riguardanti la lotta contra satana, gli angeli ribelli e le anime dannate. San Paolo nella lettera agli efesini scriverà: "Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo.La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti". In ragione di ciò è bene che la nostra anima, la nostra mente, il nostro cuore e le nostre stesse mani si addestrino per intraprendere, già vittoriosamente per coloro che crederono in Colui dal quale deriva ogni forza spirituale, Gesù Cristo Signore nostro, questa battagli contro il potere delle tenebre per giungere vittorioso, nella Chiesa, con la Chiesa alla Meta Celeste come testimoni veraci di quella debolezza che la forza d'ogni credente: la Croce. Il libro del Siracide ci ricorda:

"Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
resta saldo nella giustizia e nel timore,
prepàrati alla tentazione.
Abbi un cuore retto e sii costante,
tendi l’orecchio e accogli parole sagge,
non ti smarrire nel tempo della prova.
Stai unito a lui senza separartene,
perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.
Accetta quanto ti capita
e sii paziente nelle vicende dolorose,
perché l’oro si prova con il fuoco
e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.
Affìdati a lui ed egli ti aiuterà,
raddrizza le tue vie e spera in lui,
persisti nel suo timore e invecchia in esso.
Voi che temete il Signore, aspettate la sua misericordia
e non deviate, per non cadere.
Voi che temete il Signore, confidate in lui,
e la vostra ricompensa non verrà meno.
Voi che temete il Signore, sperate nei suoi benefici,
nella felicità eterna e nella misericordia.
Voi che temete il Signore, amatelo,
e i vostri cuori saranno ricolmi di luce.
Considerate le generazioni passate e riflettete:
chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso?
O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato?
O chi lo ha invocato e da lui è stato trascurato?
Perché il Signore è clemente e misericordioso,
perdona i peccati e salva al momento della tribolazione,
protegge coloro che lo ricercano sinceramente
".
 (Sir 2, 1-13)
 
 
 
La necessità della lotta spirituale è affermata chiaramente nel vangelo, san Paolo ad esempio ci parla apertamente della lotta che il cristiano deve intraprendere sia nella propria vita spirituale, sia nella vita apostolica; la vita cristiana è lotta e combattimento:
"Non sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! Però ogni atleta è temperante in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona corruttibile, noi invece una incorruttibile" (1 Cor 9, 24-25).
Come in una corsa dunque siamo chiamati a gareggiare con spirito di temperanza perseverando fino alla fine.
Ma perchè questa lotta? Perché la nostra natura indebolita dal peccato originale ci rende inclini al male e soggetti alla tentazione, dunque all’azione del maligno.
In conseguenza del peccato dei progenitori, il diavolo ha acquisito un certo dominio sull'uomo, benché questi rimanga libero. Il peccato originale comporta « la schiavitù sotto il dominio di colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo ». (541) Ignorare che l'uomo ha una natura ferita, incline al male, è causa di gravi errori nel campo dell'educazione, della politica, dell'azione sociale (542) e dei costumi. (CCC 407)

La drammatica condizione del mondo che « giace » tutto « sotto il potere del maligno » (1 Gv 5,19) (544) fa della vita dell'uomo una lotta:
« Tutta intera la storia umana è infatti pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre; lotta incominciata fin dall'origine del mondo, che durerà, come dice il Signore, fino all'ultimo giorno. Inserito in questa battaglia, l'uomo deve combattere senza soste per poter restare unito al bene, né può conseguire la sua interiore unità se non a prezzo di grandi fatiche, con l'aiuto della grazia di Dio ». (545) (CCC 409)

I cristiani, avvolti dalla potenza dello Spirito, sono in grado di combattere e vincere le potenze intelligibili del male, mettendo a nudo tutte le loro astuzie e liberando quanti sono in loro potere. Per questo compito così arduo però, essi devono essere ben rivestiti dell'armatura di Dio: "State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti della corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete dunque in mano lo scudo della fede, con il quale potete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito" (Ef 6,14-18).
L' armatura del cristiano nel combattimento è del tutto spirituale, segno quindi della natura spirituale del combattimento, in cui è impegnato. Esso (come abbiamo già detto all'inizio) non è contro creature di carne, ma contro entità spirituali pervertite, che si lasciano vincere solo da energie spirituali e divine.
Il combattimento del cristiano è anche contro il mondo, che è sotto il potere del maligno.
Il cristiano riporta la sua vittoria su satana, quanto più la sua anima sarà pura da ogni vizio mondano, e vivrà nel mondo senza essere del mondo, secondo le parole di Gesù (cfr. Gv 17,15-16). Consacrato nella verità, il cristiano sarà in grado di continuare quella testimonianza alla Verità di fronte a un mondo incredulo, che Gesù ha inaugurato nei giorni della sua vita mortale. La testimonianza è principalmente opera dello Spirito di Cristo, da lui inviato alla Chiesa. Sotto l' impulso dello Spirito della verità, continua lo scontro tra Cristo e il mondo, lungo i secoli della Chiesa. Gesù stesso l'aveva annunziato: "E' bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. E quando sarà venuto egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato" (Gv 16,7-11).
Il combattimento del cristiano è infine contro la carne e le sue concupiscenze. Se è arrivato allo stato perfetto di discepolo di Cristo, egli "ha crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri" (Gal 5,24). Ormai appartiene a Cristo e la sua vita è solo nello Spirito, al contrario della vita nel mondo, che è tutta nelle passioni carnali. Fin quando questa vittoria completa sulla carne e le sue concupiscenze non è attuata, il cristiano deve continuamente mortificare in sé ciò che appartiene alla terra: "fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e quell'avarizia insaziabile che è idolatria, cose tutte che attirano l'ira di Dio su coloro che disobbediscono" (Col 3,5).
Perciò acquista un’importanza fondamentale nella vita del cristiano la preghiera e la penitenza, necessaria alla riparazione dei peccati e all'ottenimento di grazie particolari