IL DEMONIO NON PUÒ NULLA SULLA VOLONTÀ, POCHISSIMO
SULL'INTELLIGENZA, E TUTTO SULLA FANTASIA.

- Joris Karl Huysmans -


E’ CON SATANA CHE LA TRISTEZZA E L’INQUIETUDINE DISPERATA ENTRANO NEL MONDO
- Georges Bernanos -

PREGHIERA DI PAPA LEONE XIII A SAN MICHELE ARCANGELO

San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia contro le malvagità e le insidie del diavolo; sii nostro aiuto. Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi! E Tu, Principe delle milizie celesti con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell'inferno satana e gli altri spiriti maligni, che si aggirano per il mondo per perdere le anime. Amen

lunedì 18 marzo 2013

Testimoni di Geova? No Grazie! L'origine, la storia, l'organizzazione e le false dottrine propagate dalla setta. - I PARTE

Testimoni di Geova
 
Tratto da Acquaviva2000
 
"La fine del mondo è Imminente..."
 
 
Di solito in due, talvolta anche con ragazzi, vestiti bene, con una borsa di libri e riviste, vi fermano per la strada, suonano alla vostra porta, garbati e sorridenti. Non c'è dubbio, sono loro: i Testimoni di Geova (= TdG). Il discorso, più o meno, è questo: "Volete conoscere meglio la Bibbia? Volete scoprire il vero nome di Dio? Cosa dite di questo mondo pieno di violenze e di immoralità? Non avete paura per voi e per i vostri figli? Per fortuna questo malvagio sistema di cose sta per finire: la fine del mondo è imminente. Lo assicura la Bibbia, che è parola di Dio. Dio (Geova) indica la strada della salvezza: lasciate la Chiesa cattolica, perché quello che i preti vi insegnano è falso, e fatevi TdG; soltanto così potrete conoscere la verità e salvarvi...". Con una tecnica raffinatissima di persuasione distruggeranno poco per volta le vostre difese immunitarie contro l'errore e vi conquisteranno alla loro setta, o per lo meno vi lasceranno disorientati e diffidenti verso ogni fede e in particolare verso la religione cattolica. Perciò la difesa prima e più sicura è quella di rifiutare, cortesemente ma con fermezza, ogni discussione, ogni offerta di libri o riviste, ogni invito a partecipare alle loro riunioni. Del resto, anche chi fosse preparato a dimostrare che la loro dottrina è piena di errori, come spiegheremo in queste pagine, non li smuoverebbe di un dito dalla loro presunzione di essere gli unici a possedere la verità. Chiudere loro la porta non è mancanza di carità, non è segno di paura o di fede debole: è legittima difesa contro l'errore. "Guardatevi dai falsi profeti - ci avverte Gesù - che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci" (Matteo 7,15).

Perché "Testimoni di Geova"
Questa denominazione l'hanno presa solo nel 1931, e vorrebbe dire "testimoni di Dio". Perché secondo loro Dio si chiama Geova, per distinguersi dai falsi dèi. Essi danno a tale nome un'importanza straordinaria e ne fanno un punto essenziale della loro propaganda. Dicono che soltanto chi conosce e invoca tale nome può essere gradito a Dio e salvarsi! Ma - rispondiamo - se Dio è uno solo, come può aver bisogno di un nome proprio per distinguersi da altre divinità? Inoltre "Geova" è una lettura sbagliata delle quattro lettere con cui l'originale ebraico della Bibbia scrive l'impronunciabile nome di Dio: YHWH. Gli studiosi da tempo hanno dimostrato che la lettura giusta di tali consonanti è YaHWeH (Iahvè); solo i TdG si ostinano a leggere YeHoWaH (Geova), perfino quando la Bibbia usa un altro termine (Signore, Altissimo, Onnipotente, ecc.). A Mosè che sul monte Sinai chiese il suo nome, Dio rispose di chiamarsi "Io sono" (Esodo 3,14): una risposta misteriosa per significare che non importa tanto il nome quanto il rispetto per l'infinita maestà di Dio. Nel Nuovo Testamento, poi, il termine Iahvè non si trova mai (e quindi neanche Geova), ma i TdG hanno abusivamente introdotto il nome "Geova" 237 volte! Geova è definito "fonte centrale di energia dinamica", avrebbe un corpo "spirituale" e non sarebbe presente ovunque, ma solo in cielo. Una concezione primitiva e infantile che è molto lontana dal vero Dio rivelato da Gesù Cristo.

Un po' di storia
L'origine di questa setta risale a poco più di un secolo fa.
È stata fondata da un ricco commerciante americano, Charles Taze Russell, nato a Pittsburgh (Pennsylvania) nel 1852. Costui nel 1870 ebbe una forte crisi religiosa. Allora si diede allo studio della Bibbia con un gruppo di amici. Non aveva alcuna preparazione scientifica, non conosceva né il greco ne l'ebraico in cui sono scritti i testi originali della Bibbia e neanche il latino; in compenso era dotato di molta fantasia e di sconfinata presunzione. Dapprima aderì alle idee degli Avventisti, i quali affermavano imminente la seconda venuta di Gesù Cristo sulla terra; e soprattutto assorbì la loro avversione contro la Chiesa cattolica e il Papa. Poi sviluppò tali idee per conto suo, interpretando la Bibbia in modo del tutto personale e arbitrario, e ritenendosi un "profeta". I suoi amici affermarono che Geova aveva suscitato Russell per rivelare al mondo il vero significato della Sacra Scrittura, che fino allora nessuno, proprio nessuno, era riuscito a penetrare. Essi costituirono il primo nucleo della setta con il nome di "Studenti biblici" o "Russelliti" ( 1878). Russell scrisse sei volumi di Studi sulle Scritture, ed ebbe il coraggio di affermare che chi li avesse studiati, anche "senza leggere una pagina della Bibbia", in due anni sarebbe arrivato alla verità... Eppure oggi gli stessi TdG non permettono più di consultare tali studi, evidentemente per non esporre al ridicolo il loro fondatore! Russell volle anche fare il profeta. Affermò che Gesù Cristo era già tornato sulla terra "in incognito" nell'ottobre del 1874; che nella primavera del 1878 erano risorti gli Apostoli; che nel 1914 Gesù Cristo sarebbe di nuovo venuto in terra per giudicare tutti gli uomini, sterminare i reprobi (in particolare la Chiesa cattolica), e iniziare un regno millenario di pace e di felicità per i fedeli seguaci di Geova. Ma, come sappiamo, il 1914 segnò invece l'inizio della prima guerra mondiale. Russell allora affermò che Geova aveva spostato il grande evento al 1918. Ma egli morì nel 1916, prima di poter constatare il nuovo fallimento della sua profezia. Divorziato, coinvolto in truffe di natura finanziaria e in processi poco onorevoli, fu un individuo di nessuna credibilità morale e religiosa, oggi ignorato dagli stessi TdG. Alla sua morte i suoi seguaci si divisero in vari gruppi.
A capo di quelli rimasti fedeli si pose un avvocato del Missouri, Joseph Franklin Rutherford (1869-1942), che trasformò profondamente la setta, e le diede un'organizzazione fortemente autoritaria. Stabilì la sede centrale a Brooklyn (New York), e nel 1931 indisse un congresso internazionale nel quale impose ai suoi seguaci di chiamarsi TdG. E per allontanarli sempre più dal vero cristianesimo proibì il crocifisso a due bracci e tutte le feste religiose, comprese Natale e Pasqua. Rutherford sfruttò a fondo la potenza della stampa, diffondendo in tutto il mondo libri, opuscoli e riviste in centinaia di milioni di copie. Fondò moltissimi "centri missionari" (anche in Italia. con sede centrale a Roma), e impegnò i suoi seguaci a dedicare tutto il tempo disponibile per conquistare altri aderenti. Affermò che il primo TdG era stato Abele e non mancò di fare profezie, regolarmente smentite dai fatti. Disse che nel 1925 sarebbero tornati in terra Abramo, Isacco, Giacobbe, e alcuni profeti; per accoglierli fece costruire una splendida villa, che poi tenne per se. Aggiunse che milioni di persone viventi in quell'anno non sarebbero più morte e avrebbero visto l'inizio del regno di Geova. Ma anch'egli morì nel 1942, e gli successe Nathan Homer Knorr ( 1905- 1977). che annunciò come sicura la fine del mondo nel 1975... I suoi successori, pur continuando ad affermare che la fine del mondo è vicina, non arrischiano più date precise. La maggior parte dei TdG ignora l'origine e le vicende storiche della setta, in verità tutt'altro che gloriose.

Organizzazione e propaganda.
L'organizzazione mondiale dei TdG è molto solida. La dirige da un grattacielo di Brooklyn New York, un presidente a vita con un certo numero di membri che costituiscono il Corpo Direttivo ( = CD). Essi sono la massima e assoluta autorità dottrinale e organizzativa, unica responsabile dell'insegnamento, che viene trasmesso soprattutto con la stampa. La "Congregazione cristiana" dei TdG è suddivisa in tante congregazioni territoriali, che dispongono di una "Sala del Regno", ove tengono cicli settimanali di studio e di formazione dei seguaci. Ogni anno organizzano congressi in qualche grande città, in un clima di esaltazione e di grande risonanza. Dispongono di ingenti mezzi finanziari per stipendiare i "pionieri-missionari" e diffondere le loro pubblicazioni in tutto il mondo, soprattutto la loro traduzione della Bibbia e i periodici "La Torre di Guardia" e "Svegliatevi!". Dispongono inoltre di una fitta rete radio e televisiva. Ogni pubblicazione è sotto strettissima sorveglianza: viene preparata in inglese e tradotta in altre lingue soltanto nella sede di Brooklyn. Nessun'altra persona, nessun gruppo locale può preparare libri o commenti, ne fare correzioni o aggiunte, e tanto meno discutere quanto viene da Brooklyn. Il CD ne esige l'accettazione assoluta, e proibisce ogni forma di critica. Svolgono un proselitismo capillare, organizzato nei minimi particolari. Ogni quartiere di città, ogni via di paese vengono affidati ai "proclamatori", che si impegnano a passare ripetutamente presso tutte le famiglie, tenendo nota precisa del risultato di ogni visita. I dirigenti centrali stabiliscono la percentuale di cui deve crescere il gruppo. L'ispettore del distretto, in visita ogni sei mesi, può destituire i responsabili che non fanno proseliti. Ogni TdG è obbligato a dedicare tutto il tempo disponibile allo smercio delle pubblicazioni e alla propaganda della dottrina geovista, pena la sua distruzione alla prossima fine del mondo. Questo spiega il loro incredibile fanatismo, per cui trascurano perfino i più elementari doveri di famiglia, creando spesso situazioni insostenibili.




La dottrina dei Testimoni di Geova



Non è certo facile presentarla, perché è dispersa in molte pubblicazioni ed è tutt'altro che organica e definita; è in continua evoluzione. Alcune affermazioni, dimostratesi insostenibili, sono state radicalmente cambiate, ma re giustificate citando la Bibbia... Nel suo insieme il geovismo risulta un miscuglio di affermazioni strane, contraddittorie, perfino ridicole, con autentiche eresie, in aperto contrasto con la Sacra Scrittura. In particolare, i TdG sono ossessionati da Satana, che secondo loro domina il mondo mediante l'empia trinità costituita dalla politica, dal commercio e dalle religioni, specialmente quella cattolica: ma presto Geova distruggerà questo malvagio sistema di cose", cioè gli Stati, i governi, le religioni e tutti gli uomini che non siano stati fedeli TdG. Rileveremo ora solo gli errori più grossi.
La Bibbia
I TdG affermano che la loro dottrina è fondata esclusivamente sulla Bibbia. Quindi rifiutano per principio tutta la Tradizione vivente della Chiesa: l'insegnamento dei Padri, i grandi Concili che hanno precisato il contenuto della fede contro errori ed eresie, la liturgia, gli studi fatti dai teologi lungo i secoli. E giustificano tale rifiuto inventando che nell'anno 100 i cristiani sarebbero caduti in una grande apostasia, consolidata poi dall'imperatore Costantino, che avrebbe fondato la Chiesa cattolica! Ma poi, qual è la loro Bibbia? Quella originale, scritta in ebraico e in greco? O una sua traduzione fatta da studiosi specializzati? No, la Bibbia che vi offrono in italiano è una traduzione dall'inglese! È intitolata Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture. Dalla versione inglese del 1961 e con fedele consultazione degli antichi testi ebraico e greco (Brooklyn 1967). Dunque, sotto un titolo inspiegabile, la traduzione di una traduzione. Ma il peggio è che tale traduzione è volutamente falsificata in moltissimi punti, come dimostra per esempio G. Crocetti. Dal 1986 dispongono di una nuova traduzione, fatta da TdG i cui nomi non sono resi noti, per cui resta impossibile verificarne la competenza. Differisce dalla precedente per un numero ancora maggiore di passi manipolati, il che dimostra che i TdG, ubbidendo ciecamente al loro CD, non cercano la verità rivelata da Dio, ma unicamente la conferma delle loro dottrine. Di fatto, essi rifiutano qualunque confronto con gli studi di biblisti veramente preparati, sia cattolici che protestanti; li definiscono "falsa letteratura religiosa, scritta per ingannare", che "sarebbe temerario" esaminare ("Torre di Guardia" , 15.8.1984). Inoltre i TdG hanno un metodo del tutto antiscientifico e contraddittorio di spiegare la Bibbia. Sostengono ancora il principio, ormai rifiutato da tutti gli studiosi, che essa vada interpretata integralmente alla , lettera senza tener conto che spesso la Bibbia usa un linguaggio simbolico, ed è un grosso sbaglio voler attingere da essa informazioni storiche o scientifiche precise. E poi, contraddicendosi, ricorrono all'interpretazione simbolica quando quella letterale non quadra con le loro teorie. Ancora. Tutte le scoperte scientifiche in contrasto con la loro interpretazione letterale (per esempio sull'età della terra, sull'origine della vita e dell'uomo) sono respinte come sataniche e blasfeme! In realtà i TdG sono indottrinati soprattutto dal periodico "La Torre di Guardia", fonte di verità che è assolutamente proibito mettere in dubbio. Una verità ben mutevole, se già Rutherford contraddiceva le interpretazioni di Russel, e Knorr quelle di Rutherford. Un fatto è certo: i TdG conoscono la Bibbia assai poco e assai male. Possono impressionare per la prontezza e la sicurezza con cui ne citano molti passi, ma sono passi staccati dal contesto, ai quali danno il senso imposto dal CD di Brooklyn. La loro Bibbia, così manipolata e falsificata, non può dunque costituire il fondamento della vera fede. Chi cerca la verità studia la Bibbia sui testi originali o su una traduzione fatta da competenti. Per es.. la "Bibbia CEI", che si legge in chiesa, (redatta cioè da esperti biblisti). Inoltre è necessario procurarsi un buon commento che aiuti a capire la Parola di Dio e a fame norma di vita. San Pietro, nella sua seconda lettera (1,20), ammonisce:
"Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione" tanto meno, quindi, alla spiegazione del tutto arbitraria dei TdG. E il Concilio Vaticano II afferma: "L'ufficio di interpretare autenticamente la Parola di Dio scritta o trasmessa è affidato al solo magistero vivo della Chiesa la cui autorità è esercitata nel nome di Gesù Cristo" (Dei Verbum 10). Quando si rifiuta quest'unico magistero esercitato nel nome di Cristo, si cade inevitabilmente in un groviglio di interpretazioni diverse e di errori, come dimostra anche l'esperienza protestante del "libero esame". Riflettiamo: chi ha dato a Russell e ai suoi successori l'autorità di interpretare autenticamente la Bibbia? Dove sta scritto che Gesù Cristo ha dato a Russell e al CD (Corpo Direttivo) le chiavi del Regno del Cielo? Con quale autorità, con quale garanzia di verità possono pretendere di insegnare la fede cristiana a tutto il mondo?

Fonte: http://christusveritas.altervista.org/testimoni_di_geova.htm

lunedì 4 marzo 2013

Satana, le sette e la nuova religiosità

 
Ad oggi è possibili riconoscere un gravissimo processo di scristianizzazione che unito al progressivo e strisciante avanzare di una pericolosissima forma di religiosità che degrada la religione ad un'attività qualsiasi, alla stessa stregua (o poco più) dello sport o della moda, porta con se conseguenze drammatiche, umane e spirituali. ll grande successo delle nuove e numerosissime religiosità si deve al fatto che non pretendono di orientare la cultura: o si crede senza appartenere oppure si crede in forme religiose non strutturate o non istituzionalizzate. Questo atteggiamento porta ad uno spiccato individualismo non raramente privo di una certa ambiguità. Il mondo religioso diviene quindi una sorta di grande bazar, come in una sorta di grande supermarket, ciascuno si costruisce la propria religione personale, scegliendo e fondendo in maniera sincretistica diversi elementi che vengono tratti dall’enorme offerta religiosa che caratterizza il mondo contemporaneo. In questo contesto si colloca il sorgere e lo svilupparsi dei vari fenomeni della nuova religiosità, fra i quali il diffondersi di credenze come quella nella reincarnazione, l’espandersi dei nuovi movimenti religiosi e magici, il grande proliferare della magia, dell’esoterismo, dello spiritismo, dell’occultismo in genere, di ideologie e pratiche di derivazione gnostica e, in maniera particolare, l’affermarsi del New Age.
Il termine "confusione" è sicuramente la parola più adatta per descrivere l’attuale clima religioso, in cui si segnala un’enorme pluralità di proposte spirituali. La confusione è prodotta dal relativismo dominante, il quale - affermando che non esiste una verità religiosa e che tutte le religioni sono uguali - fa da "grande basamento" al diffondersi dei nuovi movimenti religiosi. A gettare il mondo in tale confusione, lo possiamo intuire, non può essere stato altri che Satana con l'aiuto dei suoi seguaci...
In questo clima il compito di ogni cristiano è quello di indicare all’umanità la Verità, cioè Cristo Signore; così la confusione si rivela in effetti anche una notevole occasione per il riannuncio e l’approfondimento della Buona Novella di Gesù.
Dunque, di fronte al "ritorno del sacro", ogni cristiano deve sentirsi impegnato ad essere come una stella polare per i suoi fratelli e le sue sorelle, indicando, fra le molte vie proposte, il giusto sentiero per approdare alla meta che è Gesù, Via Verità e Vita (cfr. Gv 14,6).
Concretamente quali ostacoli incontra la nuova evangelizzazione sul proprio cammino in questo tempo?
Due ostacoli, affermava Giovanni Paolo II in un discorso all’episcopato latino-americano del 12 ottobre 1992, in occasione del quinto centenario della scoperta e dell’evangelizzazione del continente americano.
1. il "secolarismo", ovvero la riduzione del fatto religioso a fatto privato, non più vissuto nella coralità di un’esperienza di popolo o di nazione, ma scelto dal singolo all’interno di una selva di proposte concorrenti: un fenomeno questo che è frutto del processo di secolarizzazione, cioè di estromissione della motivazione e della finalità religiosa da ogni atto della vita umana;
2. il problema delle "sette e movimenti pseudo-spirituali".
Se la privatizzazione della religione, il secolarismo, porta con sé una struttura ideologica – il relativismo – secondo cui non esistono verità assolute, soprattutto in campo religioso, che è radicalmente incompatibile con la fede cristiana [1], il secondo ostacolo, le "sette e movimenti pseudo-spirituali", non è senza rapporti con il primo: di fronte alla società complessa moderna e al pluralismo di sistemi creati dal secolarismo, il disagio si manifesta sempre più spesso con l’affermazione di gruppi neo-religiosi che offrono, in un mondo incerto, isole di certezza fondate su ideologie relativamente semplici, ma capaci di rassicurare e di confortare.
Quanto è esteso il fenomeno delle sette?
Come mostrano le statistiche dei sociologi, si valuta che la "nuova religiosità" coinvolga da quattrocento a cinquecento milioni di persone nel mondo suddivise in oltre diecimila "sette", e che i cattolici perdano ogni anno a favore dei nuovi movimenti religiosi circa quindici milioni di fedeli.
Tipologie dei nuovi movimenti religiosi
Gli studi sui nuovi movimenti religiosi prendono normalmente in considerazione quattro diversi tipi di gruppi:
a. l’esplosione del nuovo protestantesimo evangelico e pentecostale, caratterizzato da un letteralismo biblico, un proselitismo spesso aggressivo, una attenzione ai temi apocalittici e miracolosi, un atteggiamento riservato nei confronti dell’ecumenismo (con punte di notevole aggressività anti-cattolica). Diffuso soprattutto in America Latina il fenomeno si va rapidamente espandendo in nuove aree geografiche: le Assemblee di Dio, circa venti milioni di fedeli nel mondo, contano oltre centomila seguaci in Italia;
b. i movimenti nati in ambito cristiano, ovvero le "sette" nel senso proprio del termine: gruppi che rivendicano un’origine cristiana, ma si discostano dottrinalmente in maniera radicale dalla professione di fede della Chiesa Cattolica e delle comunità cristiane del protestantesimo: rientrano in questa categoria i Testimoni di Geova (circa duecentomila adepti che si impegnano nel "servizio di campo" di porta in porta e quasi quattrocentomila membri in Italia; circa dieci milioni nel mondo), i Mormoni (sedicimila battezzati in Italia e nove milioni nel mondo), la Chiesa Neo-Apostolica di origine tedesca, con sede centrale a Zurigo, che in occasione del suo centenario inizia a costituire un fenomeno internazionale da non sottovalutare (sei milioni di seguaci nel mondo e un migliaio in Italia). Su scala internazionale questi movimenti – noti per il loro grande zelo propagandistico – oggi contano molto sulle nuove possibilità che la libertà religiosa apre nell’Europa dell’Est, dove stanno facendo confluire in modo massiccio uomini e fondi;
c. i gruppi di origine orientale, come gli Hare Krishna, i seguaci di Rajneesh e di altri guru o santoni, fra cui vanno ricordate le nuove religioni giapponesi, di cui si parla molto meno, ma che oggi costituiscono le nuove religioni che vantano nel mondo il maggior numero di seguaci: la Soka Gakkai, di origine buddhista, e Sukyo Mahikari, a base shintoista, contano diversi milioni di aderenti e decine di migliaia di seguaci in Europa e negli Stati Uniti (più di qualunque gruppo indiano, anche se sono molto meno conosciuti);
d. i gruppi che non nascono da un retroterra religioso, ma che giungono a sviluppare tematiche religiose a partire da tecniche di auto-perfezionamento, di meditazione o di terapia. A questa categoria appartiene un gruppo di rilievo internazionale, la Scientologia, e possono esservi ricondotti fenomeni di grande attualità come il New Age e la riscoperta dei nuovi movimenti magici, una "nuova" categoria che organizza l’interesse per la magia, lo spiritismo, il satanismo. Come dimostrano gli studi di Massimo Introvigne, esistono oltre duecento movimenti di questo genere, alcuni con migliaia e anche decine di migliaia di seguaci, che dimostrano un crescente interesse per temi di carattere dichiaratamente gnostico.
Pierluigi Zoccatelli membro di Alleanza Cattolica e collaboratore del CESNUR ha analizzato sinteticamente la visione cristiana del mondo e successivamente ha preso in considerazione le quattro tappe storiche fondamentali di progressiva negazione ella cristianità proprie delle diverse “ondate” di nuova religiosità.
Nel magistero di Giovanni Paolo II – basti pensare al documento Reconciliatio et paenitentia – viene proposta una visione cristiana del mondo e della storia che presuppone un quadro di riferimento teologico articolato in cinque elementi fondamentali:
– il mondo, il cosmos, che ha una dimensione sacra e a suo modo misteriosa che ne svela il carattere creato;
– il senso religioso, che sorge nell’uomo come domanda di fronte al mistero del mondo e della stessa esistenza umana;
– Dio, come risposta adeguata alla domanda dell’uomo;
– Cristo, come via necessaria perché l’uomo – nonostante il peccato – incontri in Dio la risposta alla sua domanda;
– la Chiesa, come luogo che permette e garantisce l’incontro con Cristo.
In un processo in cui questi elementi, che costituiscono la sintesi della visione cristiana del mondo, vengono progressivamente negati, possiamo distinguere quattro tappe storiche fondamentali che costituiscono le diverse "ondate" della nuova religiosità.
I) Rifiuto del ruolo della Chiesa ("Cristo si, Chiesa no"), in una corrente che – è importante notarlo – rifiuta anche la linea dei padri della Riforma, ritenendo (in collegamento con quella "Riforma radicale" che già si opponeva violentemente a Lutero) che la Chiesa sia così corrotta che non è più possibile riformarla ma solo rifondarla: da questa rifondazione potranno emergere sia nuove organizzazioni gerarchiche e rigide (come i Testimoni di Geova e i Mormoni), sia comunità fluide e poco organizzate (come sono spesso quelle neo-protestanti): ma si tratterà sempre di gruppi che vedono nella storia una separazione e una rottura – e in questo senso si può parlare di "sette" – e non una continuità con quanto era esistito precedentemente.
II) Rifiuto del ruolo di Gesù Cristo ("Dio si, Cristo no"): questa tappa, caratterizzata dalla ricerca di alternative non solo alla Chiesa cattolica, ma allo stesso cristianesimo, apre la strada all’irruzione nel mondo occidentale e cristiano di nuove religioni che possono essere chiamate, per distinguerle dalle sette di origine cristiana, "nuovi culti". Questa ricerca sorge con una certa ala della Rivoluzione francese che si dirige verso la riscoperta del paganesimo e anche verso le prime conversioni a religioni dell’Oriente.
III) Rifiuto del ruolo di Dio ("Religione si, Dio no"). Questa formula apparentemente contraddittoria contraddistingue tutta una famiglia di nuovi culti (di cui talora si nega la natura di religioni) che propongono un sistema articolato di rapporti fra l’uomo, il mondo e il sacro, dove però Dio o viene negato o svolge un ruolo secondario a fronte di un’attenzione quasi esclusiva rivolta all’uomo e al suo "potenziale". È questo il caso della Scientologia e del Movimento Raeliano, una religione dei dischi volanti esplicitamente atea.
IV) Rifiuto del ruolo della religione ("sacro si, religione no"): la formula, questa volta, non deve sorprendere se si considera che un rapporto con il sacro alternativo alla religione – la magia, intesa come manipolazione del sacro per acquisire poteri (mentre l’uomo religioso si pone piuttosto in ascolto riverente del sacro in atteggiamento di gratuità) – esiste sin dai primordi dell’umanità, anche se solo in epoca recente diventa fenomeno organizzato o di massa, come nel caso dell’Ordine della Rosa-Croce AMORC o nel fenomeno del New Age, entrambi con milioni di seguaci.

Considerate così, come cerchi concentrici che si allontanano progressivamente dalla verità, le "sette e movimenti pseudo-spirituali" costituiscono propriamente quella "sfida" che è anche "ostacolo" alla Nuova Evangelizzazione.
Pertanto, di fronte al "ritorno del sacro", ogni cristiano deve sentirsi impegnato ad essere come una stella polare per i suoi fratelli e le sue sorelle, indicando, fra le molte vie proposte, il giusto sentiero per approdare alla meta che è Gesù, Via Verità e Vita (cfr. Gv 14,6).