La credenza in angeli e demoni non sollevò problemi fino al secolo XIX, quando una mentalità positivistica e razionalistica minimizzò o negò queste realtà come non scientifiche, oppure furono viste come appartenenti per lo più a fonti extrabibliche e frutto, di un certo sincretismo religioso.
1) Il Concilio di Nicea (325; DS
125) e il concilio di Costantinopoli (318; DS 150) parlano, nel Credo, di Dio
Creatore delle cose visibili e invisibili, contro ogni dualismo.
2) Leone I , nella
lettera Quam laudabiliter (447) al vescovo Turribio di Astorga (Spagna),
afferma che il diavolo fu creato come angelo buono da Dio, e che egli si staccò
dal Sommo Bene, diventano cattivo (DS 286).
3) Statua Ecclesiae Antiquae (fine del V
secolo), nell'interrogazione al vescovo, gli si domandava se credeva che il
diavolo fosse diventato cattivo da se stesso (DS 325).
4) Concilio di Braga , can.7,
(574): il demonio era buono e si fece cattivo da se stesso (DS 457).
5) Concilio di Costantinopoli , can. 7,9
(553). Si condanna la tesi della nuova crocifissione di Cristo per salvare i
demoni (DS 409), e il castigo temporaneo e non eterno del demonio e degli empi
(DS 411).
6) Concilio di Sens (1140):
condanna Abelardo, che affermava che il diavolo poteva creare suggestioni per
mezzo di erbe e di pietre (DS 736).
7) Innocenzo III (lettera
Eius exemplo all'arcivescovo di Tarragona, anno 1208), professione di fede
contro i Valdesi: il diavolo si fece cattivo da se stesso (DS 797).
8) Concilio Lateranense IV (1215). Il
diavolo fu creato buono, ma divenne cattivo da sè. L'uomo ha peccato per
suggestione del diavolo (il primo peccato). C' una pena eterna per il diavolo
(DS 800-801).
9) Concilio di Trento . Decreto
sul peccato originale (1546). Nell'introduzione, si dice che l'antico serpente
è il nemico perpetuo dell'umanità e nel canone primo, si cita Ebrei 2,14, che
afferma che l'uomo è schiavo di colui che ha il potere sulla morte, il diavolo
(DS 1510-1511).
10) Innocenzo XI :
attraverso un'Istruzione del Santo Ufficio (anno 1682) contro il quietismo,
condannò la tesi di Molinos, secondo la quale le azioni di coloro che si
trovano in stato di contemplazione, includendo le tentazioni accettate, sono da
riportare al demonio e non all'uomo (DS 2192).
11) Il
Concilio Vaticano II (1962-1965):
benchè il tema non venga trattato in modo sistematico, ci sono ben
diciotto riferimenti al diavolo. L'intera storia è come pervasa dall'azione del
Maligno (GS 37), che si protrarrà fino alla fine dei tempi. Ma Cristo ci ha
liberati da questo potere con la sua redenzione. All'inizio della storia,
l'uomo peccò, tentato dal Maligno, abusando della sua libertà. Il Signore venne
a liberarci e a darci forza, scacciando il principe di questo mondo (GS 13).
L'uomo, ingannato dal diavolo cade spesso nell'idolatria (GS 16). Durante la
sua vita Gesù scacciò i demoni e ha dato tale potere alla Chiesa. Per mezzo del
battesimo, essa libera gli uomini dal potere del maligno (AG 14). L'attività
missionaria della Chiesa confonde il diavolo (LG 17; AG 9). La parola di Dio annunziata
ha una forza esorcistica (DH 11). I laici sono inviati a lottare contro i
dominatori di questo mondo, gli spiriti maligni (LG 35). Bisogna indossare
l'armatura di Dio, per affrontare gli agguati del diavolo (LG 48).
Il Concilio ribadisce la vittoria di
Cristo sul diavolo, ma non entra nei particolari per definire la sua natura,
anche perché in quel momento la polemica non era ancora accesa.
12) Paolo VI accennò
almeno tre volte, in modo solenne, all'esistenza del diavolo:
a) Omelia del
29 giugno 1972 "da qualche fessura è entrato il fumo di satana nel tempio
di Dio"; "Non ci si fida più della Chiesa"; e si vuole soffocare
i frutti del Concilio Ecumenico".
b) Udienza
Generale del 15 novembre 1972: il male è "occasione ed effetto di un intervento
in noi e nel nostro mondo di un agente oscuro e nemico, il demonio. Il male non
è più soltanto una deficienza, ma un essere vivo, spirituale, pervertito e
pervertitore. Terribile realtà. Misteriosa e paurosa.
c) Udienza
generale del 21 febbraio 1977. Si parla del demonio come del principe di questo
mondo, che ha un certo dominio sul mondo e si oppone a Dio.
13) Documento "Fede
Cristiana e Demonologia" della Congregazione per la Dottrina
della Fede (26 giugno 1975). Di fronte a disorientamenti, il documento cerca di
chiarire la fede dei fedeli. Nel Vangelo si legge che Cristo scacciava i demoni
e che egli non è preda di un'illusione nel far questo. Il documento ribadisce
il valore del Concilio Lateranense IV. La Chiesa non ha fatto una dichiarazione
esplicita sull'esistenza del demonio per la semplice ragione che tutti ci
credevano. La fede, secondo il documento, si poggia principalmente sullo stesso
insegnamento di Cristo.
14) Giovanni Paolo II ha dedicato
otto udienze del mercoledì. Il Papa ribadisce come l'edificazione del Regno sia sottoposta
ali attacchi del Maligno, che è menzognero e vuole imporre agli uomini la sua
menzogna. Dopo il primo peccato, il demonio ha un certo potere sull'uomo,
sebbene questo continui a mantenere l'esercizio della sua libertà. Il Papa
ammette la possibilità della possessione diabolica, ma riconosce la difficoltà
del suo discernimento. Ma Cristo ha vinto il demonio e la Chiesa partecipa
della sua vittoria e ha potere, conferitole da Cristo, di scacciare i demoni.
15) Catechismo della Chiesa
Cattolica. I demoni sono presentati come angeli, creati buoni, ma
che l'esercizio della loro liberà ha r eso cattivi. La loro sorte di condanna
eterna è irrevocabile. Il demonio induce l'uomo alla disobbedienza, come egli
cercò di distogliere Cristo dal compimento della sua missione. Il suo potere è
grande, ma limitato. Agisce per odio contro Dio. Può causare gravi danni di
natura spirituale ed anche, indirettamente, di natura fisica. Dio permette la
sua azione per portarla al suo vero compimento finale.
Nel numero 1673 si parla
dell'esorcismo contenuto nel Rito del battesimo. Nel numero 2113 viene
condannato il satanismo con tutte le forme di divinazione, magia e stregoneria
(nn.2116-2117). Parlando della preghiera domenica, "liberaci dal
Male", si ricorda che si tratta di una persona Satana, il Maligno,
l'angelo che si oppone a Dio ("dia-bolos: quello che ostacola, che si
getta di traverso). E' l'omicida sin dall'inizio, menzognero e padre della
menzogna (n.2852). Quando Gesù si consegna liberamente nella sua ora, è gettato
fuori (Gv 12,31). Cerca di fare la guerra alla donna, Maria (Ap 12), ma non può
nulla contro la piena di grazia. Allora egli inizia la lotta contro l Chiesa.
16) Rito degli esorcismi e preghiere
per circostanze particolari (22 novembre 1998). Riprende nel proemio tutta la
dottrina della Chiesa sugli angeli e i demoni dandone una sintesi. http://www.liturgia.maranatha.it/Esorcismi/b1/1page.htm
Sunto del pensiero dei Padri della
Chiesa in merito ad infestazione, possessione etc..
I Padri della Chiesa affermano che
il demonio può infestare cose e persone, che gli ossessi possono essere non
battezzati, ma anche battezzati, i consacrati (virgines), coloro che ,
battezzati, hanno commesso una colpa, oppure non l'hanno commessa.
Le possessioni si possono
manifestare attraverso lo spirito pitonico o vaticinante, o mediante l'uscita
dalla coscienza (trance).
Coloro che possono compiere
esorcismi sono: i semplici cristiani (Origene), i santi.
I mezzi di liberazione sono la fede
in Cristo, il segno della croce, le preghiere, gli scongiuri.
I casi di indemoniati manifestano la
volontà del demonio di attaccare l'uomo, ma anche la potestas o permissione che
Dio gli concede, secondo i piani della sua divina provvidenza.
1) San Bonaventura e San Tommaso
d'Aquino
a) San Bonaventura
Egli definisce gli energumeni come
coloro che sono travagliati dal demonio che li tiene prigionieri e affligge la
loro anima. Egli ritiene che i demoni, per il loro corpo sottile, possono
penetrare e vessare i corpi umani, se un'autorità superiore glielo permette. Ma
la causa di questa permissione è a noi sconosciuta.
b) San Tommaso
Definisce energumeno colui che è
travagliato da un'operazione estrinseca del demonio, L'attacco del demonio si
svolge all'interno della persona, però viene dal di fuori. è un attacco esterno
che opera dal di dentro. L'acqua benedetta ha effetto contro gli attacchi che
provengono dal'esterno, ma solo l'esorcismo è efficace contro gli attacchi che
vengono dall'interno. Dopo la vittoria di Cristo, Satana può continuare ad
attaccare, ma solo coloro che si lasciano vincere sono vinti.
Testi ed orazioni esorcistiche
(secoli II e V)
Ci sono preghiere che testimoniano
l'attività esorcistica della Chiesa sin dall'antichità: Gli Acta Petri cum
Simone (ca.180-190); l'iscrizione di un cimitero a Tragurri, in Croazia (sec.
IV), formula esorcistica degli Acta Philippi (300-330), preghiere esorcistiche
di san Cipriano martire (sec. IV)
Esempio di
preghiera esorcistica di san Cipriano: " In nome della santa e individua
Triade, ho sciolto e sciolgo il vincolo di uomini malvagi dal servo dal vincolo
di uomini malvagi dal servo...e dei malocchi del demonio e degli spiriti di
malvagità, dal servo di Dio... Ho sciolto e sciolgo i cattivi fantasmi del
demone cattivo, le malvagità degli spiriti e le tentazioni e le insidie del
diavolo.. ." (La quinta preghiera).
La settima preghiera: " Per
le preci della Madre di Dio e dei santi leghiamo, annulliamo, cacciamo ogni
spirito apostata e operante e le loro prove, e i terribili occhi di Satana e
degli uomini, donne cattivi, i quali occhi entrano nel ventre delle donne
incinte e uccidono i figli e causano fantasie nel sonno e mali di notte e di
giorno e mettono in opera pensieri malvagi e funesti, similmente sciolgo e lego
le insidie di ( i nomi dei demoni...). per la passione dell'unigenito Figlio di
Dio, crocifisso sul Golgota da Pilato, per il segno della croce, lego ogni male
e occhi di demoni cattivi e di uomini malvagi, affinché non abbiano potere sia
nelle opere che nelle parole, e non si avvicinino al tuo servo né a colui a cui
giunge questa mia preghiera ".
Esorcismi e preghiere contro malattie
si trovano, inoltre, nel papiro proveniente dal museo di Gizeh (n. 10263)
(s.V); in una iscrizione esorcistica di Antiochia del V secolo: " Di
Cristo è la vittoria. Vattene Satana "; negli Atti di Andrea (sec.V),
negli Atti di Pietro e Paolo (qui appare il verbo esorcizzare: " hokìzo
"). Queste preghiere di tipo esorcistico che si trovano prima del quinto
secolo sono rivolte per le guarigioni, i pensieri malvagi e funesti, le
tentazioni, i malocchi... L'esorcista ha il potere di "legare" il
demonio e di sciogliere la persona dal male che lo assilla. Cipriano usa il
verbo "abrogo" (" katargèo "), dal linguaggio giuridico.
Altri il verbo " horizo " (lat. obsecro, scongiuro).
Fonti liturgiche
Già dai primi secoli incontriamo nei
libri liturgici preghiere per esorcizzare oggetti (cenere, olio, incenso,
acqua, sale, contro le tempeste), o persone (energumeni o catecumeni).
Già nel sec. V incontriamo un esorcismo
per i catecumeni:
"Ungo te con quest'olio per la liberazione da ogni spirito perverso e di
impuro e per la liberazione da ogni male". Riti di esorcismo per i
catecumeni appaiono nel Sacramentario Gelasiano e nel rito ambrosiano, che
prevede un'unzione a carattere esorcistico (ad unguendum tam infirmos quam
energumenos). Il rito toleano sembra introdurre una preghiera, originariamente
per gli energumeni, per il battesimo (exorcismus super eum qui a spiritus
immundus vexatus). Ci sono preghiere contro gli energumeni (possessi) nei
sacramentari Gelasiano (sec. VIII), Adriano (sec. IX), nel pontificale
romano-germanico (sec.X), che raccoglie preghiere di esorcismo e Messe a favore
degli ossessi.
Il rito dell'esorcismo nel Rituale
Romanum (1523-1952)
La prima edizione di A. Castellani
raccoglieva testi liturgici e pastorali e fu successivamente arricchita per
l'interessamento dei Papi (Leone X e Pio IV). E' chiamato anche Liber
Sacerdotalis. Tratta a modo di prologo della dottrina della Chiesa
sull'esorcismo: come il demonio entra nel corpo umano, i malefici, come si
riconosce il demoniaco, la condizione dell'esorcista, segno che appaiono
nell'esorcismo, come esce il demonio, la malizia del demonio contro
l'esorcista, ecc.
Dopo il Concilio di Trento, il
cardinale Santori fece una prima raccolta di esorcismi pe rla formulazione del
Rituale Romanum . Questo libro fu inizialmente solo raccomandato, non
prescritto (1614). Si fecero successive aggiunte (1752, 1913, 1925 e 1952).
L'ultimo Rituale Romanum contiene una parte intitolata De exorcismis et
supplicationibus quibusdam (pubblicato nel 1999, edizione rivista e corretta,
2004).