IL DEMONIO NON PUÒ NULLA SULLA VOLONTÀ, POCHISSIMO
SULL'INTELLIGENZA, E TUTTO SULLA FANTASIA.

- Joris Karl Huysmans -


E’ CON SATANA CHE LA TRISTEZZA E L’INQUIETUDINE DISPERATA ENTRANO NEL MONDO
- Georges Bernanos -

PREGHIERA DI PAPA LEONE XIII A SAN MICHELE ARCANGELO

San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia contro le malvagità e le insidie del diavolo; sii nostro aiuto. Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi! E Tu, Principe delle milizie celesti con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell'inferno satana e gli altri spiriti maligni, che si aggirano per il mondo per perdere le anime. Amen

giovedì 21 giugno 2012

Esorcismo e Magistero


La credenza in angeli e demoni non sollevò problemi fino al secolo XIX, quando una mentalità positivistica e razionalistica minimizzò o negò queste realtà come non scientifiche, oppure furono viste come appartenenti per lo più a fonti extrabibliche e frutto, di un certo sincretismo religioso.

1) Il Concilio di Nicea (325; DS 125) e il concilio di Costantinopoli (318; DS 150) parlano, nel Credo, di Dio Creatore delle cose visibili e invisibili, contro ogni dualismo.


2) Leone I , nella lettera Quam laudabiliter (447) al vescovo Turribio di Astorga (Spagna), afferma che il diavolo fu creato come angelo buono da Dio, e che egli si staccò dal Sommo Bene, diventano cattivo (DS 286).

3) Statua Ecclesiae Antiquae (fine del V secolo), nell'interrogazione al vescovo, gli si domandava se credeva che il diavolo fosse diventato cattivo da se stesso (DS 325).

4) Concilio di Braga , can.7, (574): il demonio era buono e si fece cattivo da se stesso (DS 457).

5) Concilio di Costantinopoli , can. 7,9 (553). Si condanna la tesi della nuova crocifissione di Cristo per salvare i demoni (DS 409), e il castigo temporaneo e non eterno del demonio e degli empi (DS 411).

6) Concilio di Sens (1140): condanna Abelardo, che affermava che il diavolo poteva creare suggestioni per mezzo di erbe e di pietre (DS 736).

7) Innocenzo III (lettera Eius exemplo all'arcivescovo di Tarragona, anno 1208), professione di fede contro i Valdesi: il diavolo si fece cattivo da se stesso (DS 797).

8) Concilio Lateranense IV (1215). Il diavolo fu creato buono, ma divenne cattivo da sè. L'uomo ha peccato per suggestione del diavolo (il primo peccato). C' una pena eterna per il diavolo (DS 800-801).

9) Concilio di Trento . Decreto sul peccato originale (1546). Nell'introduzione, si dice che l'antico serpente è il nemico perpetuo dell'umanità e nel canone primo, si cita Ebrei 2,14, che afferma che l'uomo è schiavo di colui che ha il potere sulla morte, il diavolo (DS 1510-1511).

10) Innocenzo XI : attraverso un'Istruzione del Santo Ufficio (anno 1682) contro il quietismo, condannò la tesi di Molinos, secondo la quale le azioni di coloro che si trovano in stato di contemplazione, includendo le tentazioni accettate, sono da riportare al demonio e non all'uomo (DS 2192).

11) Il Concilio Vaticano II (1962-1965): benchè il tema non venga trattato in modo sistematico, ci sono ben diciotto riferimenti al diavolo. L'intera storia è come pervasa dall'azione del Maligno (GS 37), che si protrarrà fino alla fine dei tempi. Ma Cristo ci ha liberati da questo potere con la sua redenzione. All'inizio della storia, l'uomo peccò, tentato dal Maligno, abusando della sua libertà. Il Signore venne a liberarci e a darci forza, scacciando il principe di questo mondo (GS 13). L'uomo, ingannato dal diavolo cade spesso nell'idolatria (GS 16). Durante la sua vita Gesù scacciò i demoni e ha dato tale potere alla Chiesa. Per mezzo del battesimo, essa libera gli uomini dal potere del maligno (AG 14). L'attività missionaria della Chiesa confonde il diavolo (LG 17; AG 9). La parola di Dio annunziata ha una forza esorcistica (DH 11). I laici sono inviati a lottare contro i dominatori di questo mondo, gli spiriti maligni (LG 35). Bisogna indossare l'armatura di Dio, per affrontare gli agguati del diavolo (LG 48).

Il Concilio ribadisce la vittoria di Cristo sul diavolo, ma non entra nei particolari per definire la sua natura, anche perché in quel momento la polemica non era ancora accesa.

12) Paolo VI accennò almeno tre volte, in modo solenne, all'esistenza del diavolo:

a) Omelia del 29 giugno 1972 "da qualche fessura è entrato il fumo di satana nel tempio di Dio"; "Non ci si fida più della Chiesa"; e si vuole soffocare i frutti del Concilio Ecumenico".

b) Udienza Generale del 15 novembre 1972: il male è "occasione ed effetto di un intervento in noi e nel nostro mondo di un agente oscuro e nemico, il demonio. Il male non è più soltanto una deficienza, ma un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà. Misteriosa e paurosa.

c) Udienza generale del 21 febbraio 1977. Si parla del demonio come del principe di questo mondo, che ha un certo dominio sul mondo e si oppone a Dio.

13) Documento "Fede Cristiana e Demonologia" della Congregazione per la Dottrina della Fede (26 giugno 1975). Di fronte a disorientamenti, il documento cerca di chiarire la fede dei fedeli. Nel Vangelo si legge che Cristo scacciava i demoni e che egli non è preda di un'illusione nel far questo. Il documento ribadisce il valore del Concilio Lateranense IV. La Chiesa non ha fatto una dichiarazione esplicita sull'esistenza del demonio per la semplice ragione che tutti ci credevano. La fede, secondo il documento, si poggia principalmente sullo stesso insegnamento di Cristo.

14) Giovanni Paolo II ha dedicato otto udienze del mercoledì. Il Papa ribadisce  come l'edificazione del Regno sia sottoposta ali attacchi del Maligno, che è menzognero e vuole imporre agli uomini la sua menzogna. Dopo il primo peccato, il demonio ha un certo potere sull'uomo, sebbene questo continui a mantenere l'esercizio della sua libertà. Il Papa ammette la possibilità della possessione diabolica, ma riconosce la difficoltà del suo discernimento. Ma Cristo ha vinto il demonio e la Chiesa partecipa della sua vittoria e ha potere, conferitole da Cristo, di scacciare i demoni.

15) Catechismo della Chiesa Cattolica. I demoni sono presentati come angeli, creati buoni, ma che l'esercizio della loro liberà ha r eso cattivi. La loro sorte di condanna eterna è irrevocabile. Il demonio induce l'uomo alla disobbedienza, come egli cercò di distogliere Cristo dal compimento della sua missione. Il suo potere è grande, ma limitato. Agisce per odio contro Dio. Può causare gravi danni di natura spirituale ed anche, indirettamente, di natura fisica. Dio permette la sua azione per portarla al suo vero compimento finale.

Nel numero 1673 si parla dell'esorcismo contenuto nel Rito del battesimo. Nel numero 2113 viene condannato il satanismo con tutte le forme di divinazione, magia e stregoneria (nn.2116-2117). Parlando della preghiera domenica, "liberaci dal Male", si ricorda che si tratta di una persona Satana, il Maligno, l'angelo che si oppone a Dio ("dia-bolos: quello che ostacola, che si getta di traverso). E' l'omicida sin dall'inizio, menzognero e padre della menzogna (n.2852). Quando Gesù si consegna liberamente nella sua ora, è gettato fuori (Gv 12,31). Cerca di fare la guerra alla donna, Maria (Ap 12), ma non può nulla contro la piena di grazia. Allora egli inizia la lotta contro l Chiesa.

16) Rito degli esorcismi e preghiere per circostanze particolari (22 novembre 1998). Riprende nel proemio tutta la dottrina della Chiesa sugli angeli e i demoni dandone una sintesi. http://www.liturgia.maranatha.it/Esorcismi/b1/1page.htm

Sunto del pensiero dei Padri della Chiesa in merito ad infestazione, possessione etc..

I Padri della Chiesa affermano che il demonio può infestare cose e persone, che gli ossessi possono essere non battezzati, ma anche battezzati, i consacrati (virgines), coloro che , battezzati, hanno commesso una colpa, oppure non l'hanno commessa.

Le possessioni si possono manifestare attraverso lo spirito pitonico o vaticinante, o mediante l'uscita dalla coscienza (trance).

Coloro che possono compiere esorcismi sono: i semplici cristiani (Origene), i santi.

I mezzi di liberazione sono la fede in Cristo, il segno della croce, le preghiere, gli scongiuri.

I casi di indemoniati manifestano la volontà del demonio di attaccare l'uomo, ma anche la potestas o permissione che Dio gli concede, secondo i piani della sua divina provvidenza.

1) San Bonaventura e San Tommaso d'Aquino

a) San Bonaventura

Egli definisce gli energumeni come coloro che sono travagliati dal demonio che li tiene prigionieri e affligge la loro anima. Egli ritiene che i demoni, per il loro corpo sottile, possono penetrare e vessare i corpi umani, se un'autorità superiore glielo permette. Ma la causa di questa permissione è a noi sconosciuta.

b) San Tommaso

Definisce energumeno colui che è travagliato da un'operazione estrinseca del demonio, L'attacco del demonio si svolge all'interno della persona, però viene dal di fuori. è un attacco esterno che opera dal di dentro. L'acqua benedetta ha effetto contro gli attacchi che provengono dal'esterno, ma solo l'esorcismo è efficace contro gli attacchi che vengono dall'interno. Dopo la vittoria di Cristo, Satana può continuare ad attaccare, ma solo coloro che si lasciano vincere sono vinti.

Testi ed orazioni esorcistiche (secoli II e V)

Ci sono preghiere che testimoniano l'attività esorcistica della Chiesa sin dall'antichità: Gli Acta Petri cum Simone (ca.180-190); l'iscrizione di un cimitero a Tragurri, in Croazia (sec. IV), formula esorcistica degli Acta Philippi (300-330), preghiere esorcistiche di san Cipriano martire (sec. IV)

Esempio di preghiera esorcistica di san Cipriano: " In nome della santa e individua Triade, ho sciolto e sciolgo il vincolo di uomini malvagi dal servo dal vincolo di uomini malvagi dal servo...e dei malocchi del demonio e degli spiriti di malvagità, dal servo di Dio... Ho sciolto e sciolgo i cattivi fantasmi del demone cattivo, le malvagità degli spiriti e le tentazioni e le insidie del diavolo.. ." (La quinta preghiera).

La settima preghiera: " Per le preci della Madre di Dio e dei santi leghiamo, annulliamo, cacciamo ogni spirito apostata e operante e le loro prove, e i terribili occhi di Satana e degli uomini, donne cattivi, i quali occhi entrano nel ventre delle donne incinte e uccidono i figli e causano fantasie nel sonno e mali di notte e di giorno e mettono in opera pensieri malvagi e funesti, similmente sciolgo e lego le insidie di ( i nomi dei demoni...). per la passione dell'unigenito Figlio di Dio, crocifisso sul Golgota da Pilato, per il segno della croce, lego ogni male e occhi di demoni cattivi e di uomini malvagi, affinché non abbiano potere sia nelle opere che nelle parole, e non si avvicinino al tuo servo né a colui a cui giunge questa mia preghiera ".

Esorcismi e preghiere contro malattie si trovano, inoltre, nel papiro proveniente dal museo di Gizeh (n. 10263) (s.V); in una iscrizione esorcistica di Antiochia del V secolo: " Di Cristo è la vittoria. Vattene Satana "; negli Atti di Andrea (sec.V), negli Atti di Pietro e Paolo (qui appare il verbo esorcizzare: " hokìzo "). Queste preghiere di tipo esorcistico che si trovano prima del quinto secolo sono rivolte per le guarigioni, i pensieri malvagi e funesti, le tentazioni, i malocchi... L'esorcista ha il potere di "legare" il demonio e di sciogliere la persona dal male che lo assilla. Cipriano usa il verbo "abrogo" (" katargèo "), dal linguaggio giuridico. Altri il verbo " horizo " (lat. obsecro, scongiuro).

Fonti liturgiche

Già dai primi secoli incontriamo nei libri liturgici preghiere per esorcizzare oggetti (cenere, olio, incenso, acqua, sale, contro le tempeste), o persone (energumeni o catecumeni).

Già nel sec. V incontriamo un esorcismo per i catecumeni:

"Ungo te con quest'olio per la liberazione da ogni spirito perverso e di impuro e per la liberazione da ogni male". Riti di esorcismo per i catecumeni appaiono nel Sacramentario Gelasiano e nel rito ambrosiano, che prevede un'unzione a carattere esorcistico (ad unguendum tam infirmos quam energumenos). Il rito toleano sembra introdurre una preghiera, originariamente per gli energumeni, per il battesimo (exorcismus super eum qui a spiritus immundus vexatus). Ci sono preghiere contro gli energumeni (possessi) nei sacramentari Gelasiano (sec. VIII), Adriano (sec. IX), nel pontificale romano-germanico (sec.X), che raccoglie preghiere di esorcismo e Messe a favore degli ossessi.

Il rito dell'esorcismo nel Rituale Romanum (1523-1952)

La prima edizione di A. Castellani raccoglieva testi liturgici e pastorali e fu successivamente arricchita per l'interessamento dei Papi (Leone X e Pio IV). E' chiamato anche Liber Sacerdotalis. Tratta a modo di prologo della dottrina della Chiesa sull'esorcismo: come il demonio entra nel corpo umano, i malefici, come si riconosce il demoniaco, la condizione dell'esorcista, segno che appaiono nell'esorcismo, come esce il demonio, la malizia del demonio contro l'esorcista, ecc.

Dopo il Concilio di Trento, il cardinale Santori fece una prima raccolta di esorcismi pe rla formulazione del Rituale Romanum . Questo libro fu inizialmente solo raccomandato, non prescritto (1614). Si fecero successive aggiunte (1752, 1913, 1925 e 1952). L'ultimo Rituale Romanum contiene una parte intitolata De exorcismis et supplicationibus quibusdam (pubblicato nel 1999, edizione rivista e corretta, 2004).

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