IL DEMONIO NON PUÒ NULLA SULLA VOLONTÀ, POCHISSIMO
SULL'INTELLIGENZA, E TUTTO SULLA FANTASIA.

- Joris Karl Huysmans -


E’ CON SATANA CHE LA TRISTEZZA E L’INQUIETUDINE DISPERATA ENTRANO NEL MONDO
- Georges Bernanos -

PREGHIERA DI PAPA LEONE XIII A SAN MICHELE ARCANGELO

San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia contro le malvagità e le insidie del diavolo; sii nostro aiuto. Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi! E Tu, Principe delle milizie celesti con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell'inferno satana e gli altri spiriti maligni, che si aggirano per il mondo per perdere le anime. Amen

giovedì 31 maggio 2012

Festa della visitazione: Maria si reca da Santa Elisabetta.

GRAZIE GESU' PER AVERCI DONATO MARIA!

GRAZIE MARIA PER AVER DETTO SI ALLA VOLONTA' DI DIO CHE CI HA DONATO LA

VITA ETERNA: GESU' CRISTO SIGNORE NOSTRO!


MARIA MADRE DELLA PERPETUA VISITAZIONE:

PREGA PER NOI!

3 AVE MARIA

martedì 29 maggio 2012

Catena di preghiera per la Santa Chiesa e il Santo Padre

Formiamo una catena di preghiera per sostenere il Santo Padre Benedetto XVI e la Santa Chiesa, affinché i venti contrari che satana cerca di scagliare contro di essa, per discreditarla e portare tante anime alla perdizione, l’inferno, si infrangano sullo scudo della fede e della perseveranza dei suoi fedeli che hanno in Cristo Gesù' l'unico Signore e Maestro, reale Via, Verità e Vita.
Ogni giorno impegnamoci a recitare:

1 Padre nostro
1Ave Maria
1 Gloria al Padre...
…per le intenzioni del Sommo Pontefice e le necessità della Chiesa.
Grazie a tutti!
Che Iddio, Padre onnipotente e di misericordia, vi ricompensi per quest’atto di carità a favore di tutto il genere umano, perché è dalla Chiesa che sgorgano gl’unici sacramenti di vita eterna: la Santa confessione e nella Messa, l'Eucaristia.

giovedì 17 maggio 2012

IL DIAVOLO IN GINOCCHIO: La Novena a "Maria che scioglie i nodi"

NOVENA A "MARIA CHE SCIOGLIE I NODI" - LA NOVENA CHE DISTRUGGE IL DIAVOLO
Padre Cipriano de Meo, il decano degli esorcisti, afferma che i posseduti svolgono un apostolato che il Signore permette per far capire l’importanza della vita di Grazia. Infatti le manifestazioni del demonio e la sua sofferenza durante gli esorcismi inducono a profonde riflessioni sulle verità di fede.
Un venerdì mi trovavo alla messa di esorcismo a Torre Le Nocelle. Davanti a me una posseduta reagiva alle preghiere con forti urla e strepiti. Il demonio, suo tramite, si lagnava di una bruciante sconfitta, ripetendo come un disco rotto: «Dovevo far saltare il cervello di quell’uomo, ma Lei lo ha salvato!». E poi, riferendosi alla Madonna di cui non pronuncia mai il nome, ha aggiunto con rabbia: «È stata quella Donna che mi ha rovinato! È stata quella novena, quella maledetta novena che lo ha salvato!!! La novena a quella Donna!!! Di tutte le novene che sua moglie ha recitato per lui, quella è la più potente, è quella che lo ha salvato!!!». La cantilena si protraeva all’infinito, suscitando in me, manco a dirlo, un notevole interesse. Quale novena poteva essere così potente da distruggere un progetto di morte, mi chiedevo. Mentalmente passavo in rassegna le novene mariane più famose, ma il demonio non forniva alcuna informazione per identificare quella che lo aveva sconfitto. Mi consolavo pensando che comunque qualsiasi preghiera alla Vergine Maria ha un impatto devastante sul regno delle tenebre e che quindi la sua affermazione stimolava ad implorarla più spesso. Ma non mi davo per vinta: volevo sapere!
Allora iniziai a supplicare in cuor mio il Signore, affinché obbligasse satana a rivelare per bocca di quella posseduta il nome della novena che aveva annientato i suoi piani, e alla fine con mia grande sorpresa, mi esaudì.
Verso la fine dell’esorcismo, il demonio rivelò: «È la novena a “Quella che scioglie i nodi” che ha distrutto i miei piani e che lo ha salvato! Dovevo fargli saltare il cervello a quello là! È la novena più potente tra tutte quelle che ha recitato sua moglie, ne aveva già fatte tante, ma questa mi ha rovinato!». Finalmente, per divina permissione, sapevo quale novena consigliare a tutti!
Anche Félicité dalla Svizzera afferma di avere scoperto il Santuario di San Ciriaco (dove è stata liberata dalle forze occulte), dopo aver recitato la novena a “Maria che scioglie i nodi”. Questa devozione consiste nella recita del rosario, intercalata al terzo mistero da una supplica, da recitarsi per nove giorni consecutivi. I “nodi” rappresentano i problemi che paralizzano la nostra vita e ci procurano sofferenza; quelle situazioni bloccate e senza soluzione umana, che solo la mano di Dio può sciogliere.
Ma perché l’intercessione di Maria infastidisce così tanto l’avversario? Durante un esorcismo il demonio stesso ha fornito la risposta: «Perché Suo Figlio corre subito quando Lei prega!».

Tratto dal libro: Il diavolo in ginocchio, Patrizia Cattaneo, Ed. Segno

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LA DEVOZIONE A
MARIA CHE SCIOGLIE I NODI

La devozione a Maria che scioglie i nodi è nata nel Santuario di St Peter am Perlach ad Augsburg, in Germania, dove un quadro del 1700 ritrae la Madonna nell’atto insolito di sciogliere una serie di nodi.
Il pittore pare si sia ispirato a una meditazione di Sant’Ireneo:
«Eva, con la sua disubbidienza, fece il nodo della disgrazia per il genere umano; Maria invece, con la sua ubbidienza, lo ha sciolto ...».
Quando il quadro è stato riprodotto in Argentina, la devozione si è estesa rapidamente in sud America, tanto che una coppia franco-brasiliana, Denis e Susel Bourgerie, ne ha esposto una riproduzione nella chiesa di Maria Porta del Cielo a Campinas in Brasile.
Commossa dalle numerose testimonianze di grazie ricevute, Susel compose la famosa novena che oggi è diffusa in tutto il mondo in otto lingue e oltre 450.000 esemplari.

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LIBRI PER APPROFONDIRE
Il diavolo in ginocchio, Patrizia Cattaneo, Ed. Segno
La novena che sconfigge il diavolo, Ed. Segno

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La Novena a "Maria che scioglie i nodi", conosciuta anche come "la Novena che distrugge il diavolo", è una Preghiera molto potente e molto ascoltata dalla Madonna per i casi che sono bloccati e umanamente irrisolvibili... Diffondiamola sempre di più... La Novena e le relative spiegazioni le trovate in questo link:
http://www.facebook.com/notes/novena-a-maria-che-scioglie-i-nodi/novena-a-maria-che-scioglie-i-nodi-conosciuta-anche-come-la-novena-che-distrugge/101827553226332

giovedì 10 maggio 2012

Quel ministero di consolazione chiamto esorcismo

A colloquio con il vescovo Luigi Negri

Quel ministero di consolazione chiamato esorcismo

di Marta Lago


È «un fenomeno di grande profondità, complessità e perversività». Si tratta dell’azione del demonio che «condiziona la vita cercando di scardinare la fede dal cuore degli uomini». Infatti, «c’è una presenza diabolica certamente nella mentalità che domina questa nostra società», «una mentalità sostanzialmente ateistica, diabolica nel senso che si dice: “Se si toglie Dio, l’uomo si realizza pienamente”. Già il beato Giovanni Paolo II, quando nel 1976 predicò gli esercizi spirituali a Paolo VI, dedicò un capitolo a questo dilagare della mentalità del peccato originale nella storia della cultura moderna e contemporanea» e quindi «è necessario che il fenomeno venga impostato con chiarezza dal punto di vista culturale». Con queste parole, il vescovo di San Marino - Montefeltro, Luigi Negri, membro della commissione per la dottrina della fede della Conferenza episcopale italiana, ha spiegato al nostro giornale il contesto del settimo corso sul ministero dell’esorcismo, tenutosi a Bologna e a Roma — simultaneamente in videoconferenza — dal 16 al 21 aprile scorsi, nelle sedi degli organizzatori, il Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa (Gris) e il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum.

Con il patrocinio della Congregazione per il Clero, al corso hanno partecipato più di duecento persone: più della metà sacerdoti, alcuni religiosi e il resto laici, uomini e donne, la maggior parte proveniente dall’Italia e da altri Paesi europei. C’è stata pure una consistente rappresentanza degli Stati Uniti e dell’America meridionale, in particolare dal Brasile, ma anche del Canada e d’Israele, per citare alcuni esempi. Tra i partecipanti c’erano sacerdoti che si stanno preparando al ministero dell’esorcismo; gli altri iscritti cercavano una formazione specifica per il loro impegno ecclesiale o per la loro professione.

Monsignor Negri, incaricato della lezione inaugurale, ha sottolineato come il corso ha saputo affrontare tutti gli aspetti — antropologici, fenomenologici e sociali; teologici, liturgici, canonici, pastorali e spirituali; medici, neuro-scientifici, farmacologici e psicologici, e perfino criminologici, legali e giuridici — «anche i più problematici, con un notevole peso culturale».



Il presule ricorda che «il potere che la Chiesa ha sul demonio, che è lo stesso potere che aveva Cristo, fa parte integrante della sua missione e si esprime come diaconia della verità e diaconia della carità». Perciò si cerca di «dare una chiarezza di giudizio sulla presenza del male, del demonio, nella normalità della vita culturale e sociale, e accompagnare coloro che vengono aggrediti dal potere del demonio con un lungo e significativo cammino di carità», al cui termine, «in certe situazioni c’è appunto l’esorcismo». Questo è un atto liturgico — il cui esercizio compete al sacerdote autorizzato dal vescovo — che si potrebbe definire come «ministero di consolazione» da esercitare tenendo conto di uno sguardo più ampio perché, oltre ai casi specifici, «abbiamo di fronte un’umanità che deve essere liberata dall’errore e deve essere consolata nel cammino della vita esercitando noi nei loro confronti — ricorda monsignor Negri — la stessa carità che il Signore ha avuto con i primi che ha incontrato». L’estrema sofferenza umana è il denominatore comune di tutti gli aspetti che, con serenità e serietà, hanno affrontato i relatori e i partecipanti durante il corso. Perché l’azione straordinaria del demonio infligge una sofferenza indicibile, per infestazione, vessazione, ossessione o possessione. E perché si constata l’aumento di tale azione nel nostro tempo attraverso il contatto, sempre più frequente, della gente con il mondo dell’occulto e con le sue più svariate espressioni. Azione straordinaria tra le cui cause si può quindi individuare l’esercizio di riti malefici contro una persona o l’avvicinamento più o meno diretto a pratiche occulte.

Come dimostra l’esperienza esorcistica, sono incrinature attraverso le quali penetra l’azione demoniaca. Perciò non sono affatto irrilevanti — per citare solo alcune situazioni — la frequentazione di medium e di maghi, la superstizione, la partecipazione a sedute spiritiche e a riti esoterici, a sette e a culti satanici. Tutto ciò con un minore o un maggiore livello di coinvolgimento.
Presente in qualunque ambito, la fenomenologia delle “sette” è stata minuziosamente esaminata durante il corso per la sua inarrestabile crescita riguardo sia alla varietà sia al numero di adepti. E sebbene non tutte le sette siano specificatamente sataniche, i relatori le hanno definite nell’insieme come diaboliche per natura, poiché, sotto un manto di segretezza, sono volte esclusivamente a sfruttare la persona vulnerabile, privandola della sua libertà — che viene distrutta, danneggiando così la famiglia e la società — calpestando i suoi diritti, imponendole un modello ferreo di esistenza, richiudendola in una struttura totalizzante, portandola a un isolamento sociale e affettivo e perciò a una spersonalizzazione attraverso numerosi abusi più o meno evidenti. Un contesto drammatico, dalle ripercussioni non di rado criminali, nel quale abbondano le sostanze psicoattive — una delle forme più dirette di alterazione del comportamento — e azioni rituali della più diversa natura, fino a incorrere nel pericolo di lesioni e di morte e nelle derive sacrileghe.
Il senso religioso non ha nulla a che vedere con le sette. Queste, al massimo, lo strumentalizzano, anche nel loro riuscito avvicinamento ai giovani, tanti ancora minorenni. A questi fattori si aggiunge, tra l’altro , il fascino che il satanismo esercita sugli adolescenti. I satanisti veri e propri non sono numerosi, ma —anche attraverso internet — è molto diffusa la cultura satanica, dove non è rara l’istigazione alla violenza e al suicidio.

Il sostrato di tutte queste tendenze è la ricerca del potere che penetra da ogni dove, che dà impulso alla pretesa di trarre determinati benefici da una situazione di allontanamento da Dio. Con radici precise nella dittatura del relativismo, nella crisi delle relazioni interpersonali in un quadro iper-tecnologico, nell’esaltazione del soggettivismo, nel delirio di onnipotenza che fa della persona un “dio”.
È urgente allora ripassare questa casistica per tenere alta la prevenzione, per dare aiuto, e chiaramente per prestare la dovuta attenzione pastorale a tutte le persone che vivono un’insopportabile sofferenza spirituale e ne portano addosso le devastanti conseguenze. Queste hanno bisogno di accoglienza, di ascolto, di accompagnamento, di un autentico riscatto, che esse stesse chiedono. Tutto ciò esige dal sacerdote, e soprattutto dall’esorcista (e dalla scienza) una buona dose di prudenza e di discernimento per giungere — di fronte alla manifestazione di determinati segni — a una certezza sul nesso causa-effetto. Senza cadere nella credulità, ma neppure nel razionalismo che scarta a priori una manifestazione preternaturale.

Quando, quasi quarant’anni fa, Paolo VI disse che uno dei maggiori bisogni della Chiesa è la difesa da «quel male, che chiamiamo il Demonio », sapeva già che quell’affermazione poteva apparire semplicistica, superstiziosa e irreale. Tuttavia, non esitò a indicare «l’intervento in noi e nel nostro mondo» di questo «agente oscuro e nemico». «Il male non è più soltanto una deficienza, ma un’efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà. Misteriosa e paurosa ». «Esce dal quadro dell’insegnamento biblico ed ecclesiastico — ammonì — chi si rifiuta di riconoscerla esistente».
L’esorcismo cerca di espellere i demoni o di liberare dal dominio demoniaco grazie all’autorità spirituale che Gesù ha affidato alla sua Chiesa. La curiosità morbosa si fissa su segnali terribili dell’azione maligna, ma svia l’attenzione dal potere meraviglioso di Dio e della sua azione salvifica, cosa di cui si rendono conto non solo gli esorcisti ma anche le persone che ricorrono a essi. Perciò gli stessi esorcisti — che sono intervenuti durante il corso — ben consapevoli della durissima realtà che devono affrontare ogni giorno, non hanno esitato a spiegare il loro delicato e difficile ministero in termini di gioia e di speranza, di opera di misericordia, di enorme crescita nella fede. Nell’esp erienza della consolazione autentica — p er tutte le persone coinvolte — che proviene dalla presenza liberatrice di Cristo vivo e risorto.   
 
@ L'Osservatore Romano 24 aprile 2012

giovedì 3 maggio 2012

E' LUI IL PERFIDO E ASTUTO INCANTATORE?

Questo approfondimento intitolato, Liberaci dal Male, parte da questa domanda: esiste il male assoluto? E ancor più espressamente: Satana esiste? L’uomo è proprio così malvagio, o c’è altro (che ha il potere di influenzare le sue scelte, le sue decisioni e azioni) al quale è chiamato ad opporsi? Di certo le soluzioni blande offerte attualmente su tali interrogativi, che non fanno altro che fuggire la complessa realtà che v’è dietro, generano solo smarrimento e confusione arrivando a ridurre il tutto a mere patologie di ordine psicologico, a credenze e superstizioni ormai datate.

Papa Paolo VI in un intervento su tale argomento ha affermato: “Il male è (…) un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. (…). Esce dal quadro dell’insegnamento biblico ed ecclesiastico chi si rifiuta di riconoscerlo esistente (…); ovvero chi ne fa un principio a sé stante (…). È lui il perfido ed astuto incantatore, che in noi sa insinuarsi, per via dei sensi, della fantasia, della concupiscenza, della logica utopistica, o di disordinati contatti sociali nel gioco del nostro operare, per introdurvi deviazioni nocive, (…)quanto all’apparenza conformi alle nostre strutture fisiche o psichiche, o alle nostre istintive, profonde aspirazioni” (Paolo VI, allocuzione pontificia all’udienza generale del 15/11/1972).


I punti dottrinali di Sua Santità sono stati raccolti nel Catechismo della Chiesa Cattolica nel quale viene spiegato chiaramente che nella preghiera del Padre Nostro, le parole “liberaci dal male”, il MALE: “(… ) non è un’astrazione, indica invece (…): Satana, il Maligno (…). Il diavolo (dia-ba-los, cioè colui che si getta di traverso) è colui che vuole ostacolare (…) l’opera di salvezza compiuta in Cristo” (CCC, n. 2851).


È necessario, al riguardo, come scrive Padre Mucci, demonologo: “(…) rimuovere due atteggiamenti erronei: quello di chi fa del diavolo un mito o una personificazione astratta del male morale e quello di chi fanaticamente vede dovunque il diavolo (…). Cristo ha vinto lo spirito del male; questi non può impedire la nostra salvezza senza che noi stessi lo volgiamo”. Per questo S. Agostino scriverà: “Chi ti ha creato senza di te, non ti salva senza di te”. Dunque, la Parola di Dio ci insegna che nel deserto (le tentazioni), sulla croce (la violenza), nel sepolcro (la morte), Gesù ha sempre vinto e questo suo potere (su Satana) lo ha trasmesso alla Chiesa (noi uomini), che è il suo Corpo mistico(…). Il cristiano, pertanto, non teme mai il diavolo più del dovuto, giacché non può dimenticare la promessa di Gesù: “Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi” (Lc 10,19). Tuttavia, proprio perché: “La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male” (Ef 6,12), il credente deve indossare sempre “l’armatura di Dio” (Ef 6, 10-18), dove la verità ne è la sua punta di diamante. In ragione di ciò la prima cosa che ogni cristiano – cattolico credente non deve mai dimenticare è la sua chiamata a diventare un “inviato di Dio”, per essere, come Cristo ci insegna: “sale della terra” e “luce del mondo” affinché dia sapore alle insipidezze della vita vissuta unicamente nella carne, ed illumini le oscurità e l’abisso del peccato in cui satana vorrebbe che sprofondassimo. Difatti, lo scopo principale del divisore, il maligno, non è rovinare l’uomo attraverso la sua azione straordinaria come la possessione, ma di confondere e scolorire l’idea stessa del Salvatore nel cuore di ogni essere vivente fino a fargli perdere coscienza della sua preziosa unicità davanti a Dio. Ci rammenta il Padre Celeste per bocca del profeta Isaia: “Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni. Se dovrai attraversare le acque, sarò con te, i fiumi non ti sommergeranno; se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai, la fiamma non ti potrà bruciare, poiché io sono il Signore, tuo Dio, il Santo d'Israele, il tuo salvatore. (…) . Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo, do uomini al tuo posto e nazioni in cambio della tua vita” (Is 43 1-4).


È opportuno, alla luce di quanto detto poco sopra, fare la distinzione tra azione ordinaria e straordinaria di satana.


Quella ordinaria si concretizza nella tentazione, alla quale tutti siamo sottoposti senza esclusione alcuna. Anche Gesù Cristo, per partecipare in tutto alla nostra condizione umana, tranne che nel peccato, ha combattuto contro di essa nel deserto. Quella straordinaria, al contrario, si palesa solo ed unicamente laddove v’è un’intenzionalità nella soggezione a pratiche occulte, magiche e sataniche come: sedute spiritiche o medianiche, consultazioni con relative attività magiche (legature, fatture, ecc…), messe nere, scritture automatiche e così via. Tale attività straordinaria, fatta o ricevuta, si palesa nella: vessazione, nell’ossessione, nella possessione e nella soggezione diabolica (o patto di sangue con il Diavolo).


La ragione di questa precisazione risiede nel fatto che la gramigna della superstizione, dell’occulto, della magia fino al satanismo non si combattono tacendo o sminuendo la verità, ma proclamandola con chiarezza per evitare che, a causa dell’ignoranza, anche una sola persona, per cui Gesù si è sacrificato sulla Santa Croce, debba soffrire o si perda per sempre e la soluzione è solo ed unicamente Cristo e la sua Parola. Essa deve essere proclamata con forza e vigore e, in special modo, annunziare che Egli è venuto per la salvezza del genere umano; tutto! All’inverso se ci rifugiamo in sussurri o silenzi, il vuoto che si formerà sarà sicuramente riempito da una diversa parola, la parola di qualcuno che è diverso da Dio: satana.


In conclusione, Dio veglierà sempre sui suoi figli pellegrini su questa terra in vista della vita eterna e non permetterà mai che succeda loro un danno irreparabile. Unica condizione è abbandonarsi completamente a Lui con fiducia e credere che da ogni male è capace di liberarci solo se noi lo vogliamo, giacché innanzi al libero arbitrio anche l’onnipotenza del Sommo si arresta.


Pertanto possiamo elencare le modalità attraverso le quali il diavolo vorrebbe insinuarsi nell’esistenza di ogni singolo individuo mettendosi di traverso tra l’uomo e Dio:


1-- sostituzione dei fini =>; creando degli obiettivi falsi e paralleli per i quali vivere e morire come se Dio non esistesse;


2-- ribaltamento dei valori =>; sostituendo un bene minore, pur doveroso, con il bene supremo. Es.: amare il prossimo (bene minore e doveroso) e rinnegare e non amare Dio (massimo bene);


3-- ricatto su un valore enfatizzato =>; è un sistema molto astuto mediante il quale il cristiano che non mette in pratica un valore fondante per la religione cristiana (es.: la solidarietà) viene giudicato, volutamente, indegno del Vangelo e così richiamato ad abbandonare la sua fede poiché, tanto, non riuscirà mai ad esserne meritevole;


4-- declassamento della carità =>; è un sistema letale che toglie via l’amore dal suo compito di essere anima della Chiesa e lo sostituisce con quelle che sono considerate le forze vincenti del mondo: la legge, la potenza della ragione, il potere economico, politico, ecc…;


5-- esperienze spiritiche =>; spiritismo, channeling, spiriti guida, pranoterapia, parte dell’agopuntura, il movimento della speranza, ecc…. La Sacra Scrittura, rispetto a queste attività afferma chiaramente: “chiunque fa queste cose è in abominio al Signore” (Dt 18, 12);


6-- paurose divagazioni fantastiche, superstiziose e magiche =>; fiori di Bach, divinazione, cartomanzia, astrologia, stregoneria wicca e aradica, magia sessuale;


7-- seduzioni ideologiche indotte dalla moda dei tempi =>; New Age, panteismo, reiki, omeopatia, pranoterapia, dinamica mentale di base (DMB), meditazione trascendentale (MT).


Nota finale: il contenuto di questo post è tratto dal libro, in due volumi, scritto da Tarcisio Mezzetti: “…come leone ruggente…l’assedio del male intorno al popolo di Dio (ed. ELLEDICI, 2004 – 2° ristampa: maggio 2007; pagg. 53 – 67).